
Si ipotizza che la vite fece la sua comparsa in terra Friulana con gli Eneti, intorno XII secolo a.c.. Fin da subito si sviluppò una coltura di alto livello per gli strumenti allora disponibili. I Romani, dopo la fondazione di Aquileia, portarono circa 15000 coloni che impiantarono vigneti a coltura intensiva. Anche nel Medioevo la viticultura era fluente e venne creata una rete di esportazione diretta con la Repubblica Veneziana, fino al 1307 quando Gorizia impose un dazio sui vini non del territorio. Nel 1765 nacque la società agraria Tersiana che portò la vite del Friuli ad un grande splendore. Nel 1787 si compilò un catasto sui vigneti presenti, classificandoli per qualità, ma purtroppo l’opera non fu mai completata. Era un processo all’avanguardia in Europa, dato che le successive classificazioni Bordolesi furono datate “1855”. Anche in Friuli, nella seconda metà dell’ 800 fecero la comparsa l’Oidio, la Peronospora e la Fillossera, creando devastazione. Intorno alla metà del ‘900 si posero le basi per la rinascita della viticoltura Friulana.
Confini
NORD: Austria OVEST: Veneto SUD: Mare Adriatico EST: Slovenia
Clima
Nella fascia costiera il clima è mite grazie alla presenza del mare, mentre nei rilievi montuosi il clima è prevalentemente alpino. Condizione particolare per le pianure e le valli che sono esposte periodicamente alla bora, vento freddo ed improvvisio.
Denominazioni
DOCG: 11
DOC: 41
IGT: 6
DOP: 15
IGP: 11
Principali vitigni
Rossi: Merlot – Refosco nostrano – Refosco dal Peduncolo rosso – Cabernet Sauvignon – Cabernet Franc
Bianchi: Picolit – Ribolla Gialla – Manzoni bianco – Tocai friulano – Sauvignon – Chardonnay – Verduzzo friulano – Malvasia – Traminer aromatico
Morfologia
43% montagna, 19% collina, 38% pianura
Produzione
1.856 (hl/1000)
Superficie vitata
19.905 ettari
Produttori
262
I racconti
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