
Le prime colture viticole risalgono all’età del ferro. I prime ad instaurare una coltivazione razionale furono gli etruschi verso la fine del VI secolo A.C. Alcuni scritti fanno comprendere che i vini Abruzzesi si esportavano verso Roma e in tutto l’Adriatico. La vite abruzzese fu messa a dura prova subì un tracollo con l’editto di Domiziano, che costringeva alla distruzione del 50% della produzione per abbattere la sovrabbondanza dei vini e le invasioni barbariche. Con l’avvento delle dinastie monastiche ci fu un rifiorire della viticoltura. Nel medioevo ci fu Andrea Bacci a fare un quadro della viticoltura del tempo e l’Abruzzo eccelleva per le grandi quantità e le cantine contenenti grosse botti da oltre 3900L. Le fonti dell’epoca parlano di numerosi vitigni con esportazioni verso la Lombardia e Romagna per migliorare i vigneti locali. Anche in Abruzzo all’inizio del ‘900 comparve la fillossera con la conseguenza della diminuzione dei vitigni, anche la viticoltura abruzzese predilesse per la ricostruzione una maggiore quantità a discapito della qualità.
Confini
OVEST: Lazio
NORD: Marche
EST: mare Adriatico
SUD: Molise – Lazio
Clima
Il clima cambia a seconda dall’altitudine e dalla disposizione dei rilievi.carattere mite sul versante appenninico con una temperatura media tra i 12/16 °C. Nei bacini interni e nella parte occidentale prevale un clima continentale.
Denominazioni
DOCG: 1
DOC: 8
IGT: 8
DOP: 4
IGP: 2
Principali vitigni
Rossi: Montepulciano – Merlot – Sangiovese
Bianchi: Trebbiano – Pecorino – Malvasia bianca lunga – Pignoletto – Cococciola – Chardonay – Regina – Trebbiano abruzzese – Montù
Morfologia
65% montagna, 35% collina
Produzione
2.937 (hl/1000)
Superficie vitata
32.670 ettari
Produttori
116