
Lo scorso 3 settembre nel Palazzo dei Congressi di Lugano si è svolta la manifestazione targata TicinoWine e Swiss Wine Ticino, Presentazione dell’annata 2016.
Cinquantanove le aziende presenti, oltre 240 i vini in degustazione: bianchi, rossi, spumanti e nuovi vitigni.
Il Ticino non è’ solo Merlot
La vite nel Canton Ticino è presente da oltre duemila anni. Nei primi del novecento è iniziato lo sviluppo qualitativo con l’impianto del primo vitigno: il Merlot, proveniente dalla regione francese di Bordeaux.
A oggi sono circa mille gli ettari coltivati, suddivisi in piccoli appezzamenti e per la maggior parte posti a viticoltura eroica di cui 80% è costituito da questo nobile vitigno.
I terroir si differenziano notevolmente passando da terreni prevalentemente argillosi a depositi morenici piuttosto pietrosi ricchi di sabbia e limo. Il punto di unione è un clima decisamente influenzato dalla catena alpina.
Negli ultimi anni i produttori hanno iniziato a coltivare nuovi vitigni, a sperimentare e a creare blend sempre più audaci. Basta con i luoghi comuni.
Nel cantone la produzione di Merlot ha sicuramente la priorità ma vitigni come Chardonnay, il Cabernet Franc, Syrah e il Carminoir hanno trovato il loro spazio e riescono ad esprimersi in maniera eccellente, dando vita a dei vini con tagli del tutto particolari e a spumantizzazioni di prim’ordine.

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Le aziende presentano l’annata 2016
Ancora scossi dalle annate precedenti, in particolar modo da quella del 2014 dove il moscerino Drosophila Suzuki ha recato notevoli danni e da un clima poco favorevole, la produzione ha subito notevoli danni con un notevole decremento.
In contro tendenza l’annata 2016 per la produzione del Canton Ticino si è rivelata fiorente. Un clima idoneo per tutta la parte vegetativa ed un settembre particolarmente caldo hanno permesso una raccolta fiorente.

Negromante_annata_2016
Gli assaggi di Tannini Setosi
Ho chiesto gentilmente a Valentina e a Beatrice, una sommelier e un’amante del vino, di partecipare all’evento. Inoltre ho chiesto loro di darmi un giudizio personale e di indicarmi le tre aziende con i relativi tre prodotti che le avessero colpite di più. Ecco quali sono:
_ Castello di Cantone, Negromante
annata 2016, un blend di Merlot, Syrah e Cabenet Franc. Oltre alle notevoli caratteristiche organolettiche, il vino si fa notare anche per la ricerca dell’etichetta e del nome. Derivanti da una figura mitologica come lo stregone “il Negromante” e la raffigurazione delle immagini utilizzate per i test di Rorschach.
_ Zündel, Pianelle
annata 2016, 100% Chardonnay, Dall’incredibile freschezza e leggerezza, un vino molto piacevole che risalta in bocca. Scelto dopo il confronto fatto con il Velabona, altro Chardonnay in purezza ma dalla struttura importante.
_ Monzeglio, Tre Sorelle
annata 2016, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Carminor. Anche in questo caso l’azienda oltre a creare un blend audace, da importanza anche alla storia che circonda il vino. Il nome è dedicato alle tre sorelle del produttore.

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annata 2016, l’annata consapevole
Quello che accomuna tutti i produttori con cui abbiamo parlato è la voglia di un rilancio importante. Grazie all’introduzione di nuovi vitigni e alla presa di consapevolezza delle potenzialità del territorio, l’annata 2016 può essere considerata una delle migliori degli ultimi anni.
Come abbiamo visto anche la storia e tutto ciò che ruota intorno al vino è diventato elemento di ricerca e valorizzazione.
Possiamo quindi chiederci: ci sarà sempre più vino del Canton Ticino anche sulle nostre tavole?

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