
Abbiamo già parlato delle “esperienze polimateriche” di Luca Maroni presentate a Milano, durante la premiazione dei “Migliori Vini Italiani”. Nell’articolo precedente abbiamo visto come si svolgono queste esperienze e come si stia evolvendo la comunicazione del vino ai giorni nostri.
Ho voluto affrontare l’edizione torinese sotto un aspetto meno tecnico ma più emozionale. Per questo ho chiesto a Francesca, a cui piace il vino “da bere” ma senza alcuna conoscenza specifica, di partecipare alla manifestazione e di raccontarmi il suo vissuto.
“Una bottiglia di vino contiene più filosofia che tutti i libri del mondo.” Louis Pasteur

I Migliori Vini Italiani
La kermesse torinese di Luca Maroni
Grande la risposta del pubblico a questa manifestazione che si è svolta all’ Hotel Principi di Piemonte. Centinaia le bottiglie aperte e innumerevoli i calici versati per questa edizione 2018 firmata da uno dei nomi più influenti del mondo enoico. Oltre centocinquanta le etichette in degustazione, trenta cantine aderenti e sessanta espositori.
L’evento ha visto un susseguirsi di momenti diversi e ben organizzati. Inizialmente Luca Maroni ha premiato le migliori etichette della Val d’Aosta, Liguria e Piemonte e chiamato sul palco i produttori per condividere le esperienze e le emozioni con gli ospiti. Poi il focus si è spostato sulle “degustazioni polimateriche”, novità assoluta di quest’anno in associazione a legni, profumi e cibo.
Alla manifestazione era presente anche lo Cheff stellato Marcello Trentini del ristorante Magorabin di Torino. Nelle due serate ha deliziato gli ospiti con alcuni dei suoi piatti come il Tacos di cervo, le Tagliatelle al tartufo, Melone cacio e pepe, la Spugna con maionese al wasabi ed il Pan Bao ripieno di Genovese di lingua e spennellato di aceto.

Spugna al wasabi
Marcello Trentini
“Ho cominciato ad amare Luca Maroni molti anni fa – racconta lo chef Trentini – quando ho lavorato all’enoteca “Il Sorì” e Luca ha cominciato a diffondere l’idea del vino- frutto come centro del suo pensiero. Quando sono stato contattato per venire a presentare i miei piatti durante questa degustazione che vede unire i profumi, il vino ed il cibo, mi sono subito entusiasmato perché è sempre una gioia condividere un’esperienza con altri “cercatori” di sensazioni inaspettate, come me.
Anche qui, come nel mio ristorante Magorabin (che è lo spauracchio, l’uomo nero dei bimbi piemontesi) ho voluto portare nel piatto i miei viaggi e la mia anima fatta di tradizione. L’esperienza è stata bellissima e conto di partecipare anche ad altre tappe del tour internazionale de “I Migliori Vini Italiani” di Luca Maroni, per portare in giro per il mondo insieme a Luca il meglio della cultura italiana enogastronomica.”

Tacos di cervo
I premiati della val d’Aosta, Liguria e Piemonte
Val d’Aosta:
Miglior bianco:
_Valle d’Aosta doc Petite Arvine 2016 della cantina Cave Des Onze Communes;
Miglior spumante :
_Montmary rosé extra brut della cantina Frères Grosjean.
Liguria:
Miglior bianco:
_l’Albarola Colli di Luni 2016 della cantina Lunae Bosoni.
Piemonte:
Miglior bianco:
_Solo Luna 2015 della cantina Pescaja;
Miglior rosso:
_Barbera d’Asti Merum 2015 della cantina Bellicoso;
_l’Uceline 2012 della cascina Castlet;
Miglior vino dolce:
_Moscato passito La Bella Estate 2015 della cantina Vite Colte
Miglior spumante:
_Cuvée Rossa brut rosé della cantina Tre Secoli Viticoltori in Piemonte dal 1887;
Migliori rossi in assoluto:
entrambi con il massimo punteggio assegnabile, cioè 99 punti,
_Laccento Ruché di Castagnole Monferrato docg 2016 della Cantina Montalbera;
_Barbera d’Alba Elena la Luna 2015 di Roberto Sarotto.

Montalbera
L’esperienza di Francesca
_ Come è’ stata la tua esperienza al “Migliori vini di Italia”? raccontaci un po’ questo evento…
E’ stata per me un’esperienza inedita e molto bella. Abbiamo degustato degli ottimi vini, girando tra le esposizioni delle cantine nei due saloni. Abbiamo poi assistito alla degustazione polimaterica guidata da Luca Maroni, un’interessantissima degustazione che ha coinvolto tutti i sensi. Una serata piacevole, che mi ha permesso di imparare qualcosa in più sul mondo del vino.
_ Cosa ti ha colpito di più?
E’ stato bello per me poter vedere come un evento dedicato al vino riesca a coinvolgere cosi tante persone. I Saloni erano pieni di gente di ogni tipo e di ogni età, tutti uniti dalla stessa passione e felici di degustare del buon vino e di scambiare pareri.
_ Come hai vissuto la degustazione polimaterica?
La degustazione polimaterica è stata un’esperienza coinvolgente e stimolante. Un mix di sensazioni, grazie all’associazione dei profumi ai vini ed agli assaggi dei piatti dello chef Marcello Trentini. Grazie alla guida di Luca Maroni è stato semplice associare ogni profumo ad un bicchiere di vino anche per una persona inesperta come me.
_ Cosa pensi dell’associare il vino ad una parte esperienziale per comunicarlo?
Partiamo dal presupposto che non mi intendo di questo settore ma adoro assaggiare il buon vino. Come me, un gran numero di persone lo apprezza ma in realtà non lo conosce o lo conosce poco. Questo modo di comunicare il vino è sicuramente il giusto compromesso per imparare a capirne di più e a valorizzare un prodotto che piace, senza dover addentrarsi in tecnicismi che possono a volte risultare troppo complessi.

I migliori vini Italiani di Luca Maroni
Come un pifferaio magico, senza strumenti né magie, Luca Maroni conduce gli invitati verso un percorso di fascinazione sensoriale.
Questo metodo di comunicazione abbina il piacere del buon bere a delle esperienze altrettanto interessanti, creando una sinergia che fa aumentare la passione per questo mondo sia al neofita che all’appassionato e all’esperto.
Che sia questa la nuova frontiera per far comprendere questo mondo?
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